Pat Patfoort ha avuto un rapporto speciale con sua madre. La donna ha raggiunto i 91 anni e vive in una casa di riposo. E, reduce da un serio incidente, &egrave; condannata a vivere a letto e a essere assistita giorno e notte. In pi&ugrave; &ndash; grande appassionata di musica e di lettura &ndash; sta diventando sorda ed &egrave; ormai cieca. Tutto questo spinge la donna a chiedere a Pat e alla sorella di assisterla nel suo estremo desiderio : l&rsquo;eutanasia. Una tempesta di emozioni, pensieri e sentimenti sconvolge il cuore dell&rsquo;autrice che, dopo aver lavorato per oltre quarant&rsquo;anni nel campo della nonviolenza, si trova ad affrontare quest&rsquo;esperienza con la mamma, del tutto lucida ma decisa a mettere fine alla sua vita. Com&rsquo;&egrave; possibile far convivere una simile decisione e ci&ograve; che ne consegue con il principio della nonviolenza? Da questa estrema esperienza &egrave; nato un libro che, in un crescendo di pathos, &egrave; un grande contributo al dibattito sul tema della morte.<br />&ldquo;Questo libro, testimonianza di una morte dignitosa, richiesta in responsabilit&agrave; da una dolce signora, accudita in forma palliativa, come in Belgio si usa, pu&ograve; certamente essere da stimolo per un dibattito sereno dell&rsquo;opinione pubblica, ma anche della politica. Auspico che questo lavoro di Pat Patfoort dia a tutti una nuova interpretazione del morire: che diventi l&rsquo;andare incontro alla liberazione da ogni turbamento, da ogni male&rdquo;. (Mina Welby)