Tre storie, tre fasi lunari si fondono e si confondono in una Venezia sospesa, culla e madre di sogni e libertà, labirinto dove lasciar passeggiare l’anima e il respiro per recuperare l’identità.
La prima racconta di Miosotis, giovane sognatrice nata su una barca-casa a Bangkok.
La seconda di Bàrbàra e Wilhelm, fuggiti una dal lutto che le ha tolto la parola, lui dal silenzio e dal fragore delle bombe.
La terza riproduce l’affresco di vita di Bernard e Miosotis, due mondi che si erano incontrati nella musica senza potersi capire.
Un libro che ha come paesaggio Venezia, la musica, la pittura, tutta la bellezza di cui Venezia è capace; ma un libro che parla di morte, e apre uno spaccato sulla faticosa conquista del suo senso; ‘La lune e le ore’ è un libro sulla costruzione dell’identità, in equilibrio delicatissimo tra dolore e bellezza, arte e senso del nulla, dissoluzione e bisogno di ricostruirsi: a partire dal proprio nome…