Patrizia Rossi<br /><b>PERCORSI</b><b> EROTICI </b><b>&nbsp;</b>i piaceri di Rebecca<br /><br />&nbsp;Rebecca chiuse il libro delle Effemeridi e spense il computer.<br />&nbsp;Le pareva di impazzire. Masturbarsi, anzich&eacute; calmare il desiderio, l&rsquo;aveva aumentato ancora di pi&ugrave;. . Dan scosse la testa mentre con la mano ferma aveva impugnato il membro e lo muoveva su e gi&ugrave; con colpi regolari. Il membro vibrava e Rebecca fissava quasi ipnotizzata quella mano che lo muoveva sempre pi&ugrave; rapidamente, finch&eacute; un getto bianco annunci&ograve; che Dan aveva goduto. Ansimava appena. Senza degnarla di uno guard&ograve;, si allontan&ograve; di pochi passi e poco dopo si riavvicin&ograve;, afferr&ograve; la lampada e si allontan&ograve;, lasciandola nel buio pi&ugrave; completo. &ldquo;Dan!&rdquo; grid&ograve;, alzandosi di scatto. Fece un tentativo di corrergli dietro, di raggiungerlo, di chiedere spiegazioni per quello strano comportamento, ma il buio le faceva troppa paura. Si rivest&igrave; lentamente e si mise a sedere sotto l&rsquo;albero, nell&rsquo;assurda speranza che Dan tornasse, parlasse, facesse capire il perch&egrave; di quello strano comportamento. Aveva avuto tanti uomini nella sua vita, alcuni, come peraltro lo stesso Luca, un po&#39; folli, ma nessuno aveva quella forza che la rapiva e la dominava. Non sapeva nulla di lui, la sua vita e il suo modo di essere erano avvolti nel pi&ugrave; fitto mistero, ma con altrettanta chiarezza sapeva che quell&rsquo;uomo la voleva, ma la voleva profondamente diversa da come lei sentiva di essere. Si alz&ograve; a fatica, l&rsquo;umidit&agrave; stava penetrandole nelle ossa, ormai, e Dan non sarebbe pi&ugrave; tornato. Lentamente rientr&ograve; in camera, si spogli&ograve; e si stese a dormire.<br />&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Si svegli&ograve; la mattina seguente con un mal di testa terribile. Si sentiva spossata e fece sapere che per quella mattina non avrebbe partecipato agli incontri. Luca non si fece vivo e lei non scese nemmeno a pranzo. Mentre, stesa sul letto, restava in un dormiveglia confuso, un rumore la fece sobbalzare. Dopo la scena della notte precedente era ormai convinta che non lo avrebbe pi&ugrave; rivisto. Gir&ograve; la chiave rapidamente. L&rsquo;uomo, vestito come la sera prima, si stagli&ograve; nella cornice della porta e finalmente Rebecca pot&eacute; contemplarlo alla luce del giorno. Dimostrava pi&ugrave; di trent&rsquo;anni, il viso era leggermente pallido, con i lineamenti nobili, il naso dritto, greco, e la bocca dalla piega sensuale. Soprattutto in quel viso spiccavano gli occhi, quelli che avevano attratto e perseguitato Rebecca. Lei si fece coraggio e chiese: &ldquo;posso sapere qualcosa di te?&rdquo;.<br />Dan questa volta sorrise, e Rebecca si sent&igrave; sciogliere dalla felicit&agrave;. &ldquo;Forse un po&#39; te lo devo. Ma non ti dir&ograve; tutto. &ldquo;<i>Anche tu ti occupi di astrologia</i>?&rdquo;. Alla domanda diretta Dan non rispose e prosegu&igrave; il racconto. &ldquo;Ti ho vista arrivare con quel ragazzo, ma non credere che me ne freghi niente, tu puoi scopare con chi vuoi e ho deciso che poteva valere la pena per cos&igrave; dire procedere&rdquo; &ldquo;Procedere a cosa?&rdquo;.&nbsp; Ho deciso che potevo farti sentire il mio attributo dove lo desideri da un po&rsquo;&hellip;&nbsp; &nbsp;<br /><br />&nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp;<br />ebook Borelli editore&nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp;&nbsp;