PREMIO MAGNESA LITERA PROSA 2019<br />La narratrice Ada Sabov&aacute;, una giovane ricercatrice dell&rsquo;Istituto di Antropologia Interdisciplinare, &egrave; per molti versi una tipica (ma non stereotipata) intellettuale dei nostri tempi, impegnata nella lotta di conciliare vita personale e carriera. Occupata nel tentativo di dipanare il mistero che si cela dietro alla scomparsa del figlio di una sua collega, comincia a notare intorno a s&eacute; degli strani eventi, che intuisce in qualche modo essere interconnessi e governati da una sorta di legge universale e misteriosa. Nel cercare di definirli, elabora una vera e propria &ldquo;Teoria della Stranezza&rdquo;, non risparmiandosi dal tirare in ballo teoria dei quanti, gatti di Schrodinger e teoria olografica dell&rsquo;universo e si arrende alla constatazione che la sola ragione non le baster&agrave; a capire la complessit&agrave; del mondo, e che per essere davvero libera dovr&agrave; abbandonare ogni sua sovrastruttura.