A fuoco lento. E-book. Formato Mobipocket - 9791259675323
di Philip Kerr
edito da FAZI EDITORE , 2023
Formato: Mobipocket - Protezione: nessuna
Una nuova indagine di Bernie Gunther, il detective antinazista più scorretto di sempre.
Argentina, 1950. Dopo essere stato vittima di uno scambio di persona, Bernie Gunther si vede costretto a scappare a Buenos Aires fingendosi un criminale di guerra nazista. Quando viene accolto da Perón in persona e dalla moglie Evita svela loro la sua vera identità e scopre che la sua reputazione di detective lo precede. Così, il colonnello Montalban, braccio destro della coppia, gli affida subito un mistero da risolvere: una giovane ragazza è stata uccisa in circostanze raccapriccianti, con modalità che ricordano fortemente l’ultimo caso affrontato da Bernie quando era ancora un detective della omicidi a Berlino, negli anni Trenta. Troppe le somiglianze per non pensare a quella vecchia storia. Quello, però, era un caso che non era riuscito a risolvere. Montalban è convinto che l’assassino si nasconda in mezzo alle migliaia di ex nazisti giunti in Argentina a partire dal 1945. E quindi chi meglio di Bernie Gunther può catturarlo? Ricco di atmosfera e di suspense, questo romanzo solleva scomodi interrogativi sulla reale portata della collaborazione nazista e dell’antisemitismo nell’Argentina peronista.
Philip Kerr torna in libreria con il suo personaggio più amato, Bernie Gunther, protagonista di un nuovo thriller serrato e avvincente, saldamente radicato nella Storia.
«Non è facile capire se lo scozzese Philip Kerr ci piaccia di più per il suo investigatore privato Bernie Gunther, così maschio, sprezzante, caustico, cinico e pronto, se necessario, a violare ogni regola, un tipo decisamente hard-boiled alla Dashiell Hammett o alla Raymond Chandler, o se sia l’ambientazione che ha scelto, la Germania prima, dopo e durante il nazismo a intrigarti così tanto: cosa c’è di più forte dei crimini del Terzo Reich come affresco da cui far emergere forte e chiaro il Male?».
Susana Nierenstein, «Robinson – la Repubblica»