L&#39;unione di due racconti: <i>Il frutto</i> e <i>Diario di una madre</i>.<br />&nbsp;Dall&#39;incipit de <i>Il frutto</i>:&nbsp;<br />&mdash; Perch&egrave; non sputi nel piatto?<br />Maril&ugrave; rigir&ograve; in bocca uno spicchio d&rsquo;arancio, divise attenta e lenta la polpa dai chicchi che risput&ograve;, tranquilla, in una buccia d&rsquo;arancia capovolta.<br />&mdash; Me l&rsquo;ha insegnato la mia mamma &ndash; spieg&ograve; con la voce grossa: &ndash; Domani li metteremo ad asciugare al sole.<br />&mdash; Per fare che? &ndash; domand&ograve; la ragazza la quale, in piedi, aspettava che Maril&ugrave; avesse mangiato.<br />Maril&ugrave; non rispose, rovistava con l&rsquo;indice fra i chicchi umidi e lucenti; e poich&egrave; l&rsquo;arancia glielo aveva ingiallito, lo succhi&ograve;.<br />&mdash; Cresceranno delle piante &ndash; disse poi con aria d&rsquo;importanza.<br />&mdash; Va l&agrave;!<br />&mdash; Lo ha detto la mamma! &ndash; E Maril&ugrave; salt&ograve; gi&ugrave; dalla sedia, tolse dal davanzale un vasetto in cui crescevano tante foglioline di un giallo tenero sugli steli sottili. &ndash; Sono piante d&rsquo;arancio. La mamma le ha seminate un anno fa. Non credi? Prova &ndash; e la invit&ograve; con il gesto a strofinarne una foglia fra le dita, per odorare il delicato odore.<br />&mdash; Fatti togliere il tovagliolo.<br />&mdash; Lascia! Faccio da me. Quando sar&ograve; grande, mi compero un giardino grande e sputo chicchi d&rsquo;arancia.