Il libro, con il rigore storico e la chiarezza che sono propri di Pier Franco Quaglieni, ci ricorda alcune figure tra &rsquo;800 e &rsquo;900 e della contemporaneit&agrave; pi&ugrave; recente: tra gli altri, Alfredo Frassati, Federico Chabod, Guido Ceronetti, Philippe Daverio, Vittorio Mathieu, Ottavio Missoni, Massimo Mila, Piero Ostellino, Giampaolo Pansa, ma affronta anche temi controversi della storia italiana, aiutandoci a liberarci dalle semplificazioni ideologiche manichee, da certi nuovi revisionismi che stanno emergendo e che soffocano la ricerca storica.<br />Intende affermare il diritto alla piena libert&agrave; di opinione ai sensi dell&rsquo;articolo 21 della Costituzione, che non appare oggi cos&igrave; scontato.<br />Le vulgate vecchie e nuove, figlie di un&rsquo;ignoranza generalizzata, sono sempre in agguato.<br /><i>La passione per la libert&agrave;</i>, che riecheggia un titolo pannunziano su Tocqueville, &egrave; un invito al rispetto di tutte le idee, uno dei cardini della civilt&agrave; liberale, oggi da troppi calpestata in nome di fanatismi politici che pensavamo appannaggio<br />di un passato sepolto.<br />Si aggiungono pagine autobiografiche che ripercorrono la storia liberale della famiglia dell&rsquo;autore che contribuiscono a far conoscere da vicino la sua storia.