Nel 1942 Pasolini, a vent&rsquo;anni, comincia la sua strepitosa avventura di poeta con <i>Poesie a Casarsa</i>: una piccola raccolta di poesie scritta nel dialetto friulano di Casarsa. Esordio prezioso, difficile, ma che non sfugg&igrave; a lettori di prim&rsquo;ordine e soprattutto a un critico autorevolissimo come Gianfranco Contini, che riconobbe subito in quel libricino &lsquo;l&rsquo;odore irrefutabile della poesia&rsquo;.<br /><i>Poesie a Casarsa </i>fu stampato a Bologna in 375 esemplari dalla Libreria Antiquaria Mario Landi: i suoi testi continuano a figurare nel vasto <i>corpus</i> delle poesie di Pasolini, ma l&rsquo;umile edizione del &rsquo;42 &egrave; diventata ormai un libro rarissimo e leggendario della poesia del Novecento, e da tempo meritava di essere riproposto nella sua forma originaria.<br />Per iniziativa del Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa, Ronzani Editore ha curato due diverse ristampe di <i>Poesie a Casarsa</i>: l&rsquo;edizione in facsimile, in 1000 esemplari; e una preziosa nuova edizione tipografica in 500 esemplari, eseguita coi caratteri in piombo della Tipografia Campi di Milano, l&rsquo;unica in Italia a usare ancora la composizione con macchina Monotype.<br />Entrambe sono accompagnate, in cofanetto, da <i>Il primo libro di Pasolini</i>, a cura di Franco Zabagli, un volume che racconta le vicende di questa rarit&agrave; bibliografica, con riproduzioni di autografi e antologia critica.<br />Questa edizione digitale viene realizzata per consentire agli appassionati di Pasolini sparsi in tutto il mondo, di godere di questo testo poetico nel suo formato originale e di avvalersi di un testo critico con documenti inediti sul <i>Primo libro di Pasolini</i>.<br />Si consiglia la lettura su uno schermo grande, per godere dell&#39;impaginazione a layout fisso necessaria alla migliore visualizzazione del testo poetico.