Il titolo “BANCO... MAT” prende spunto dalla carta magnetica giocando sull'equivoco della suddivisione del termine in Banca e Matto. E' un romanzo autobiografico dove vengono raccontate le paranoie, le incomprensioni, lo stress che il protagonista vive nel suo mondo lavorativo. Gli interrogativi, le ansie che provocano l'impiego in un istituto di credito. La lettura è veloce e scorrevole; a volte interessante e divertente, a volte il sorriso diventa amaro nelle delusioni e nelle aspettative negate. Forte la critica alle organizzazioni piramidali e, di conseguenza, alle metodologie del sistema bancario. “Lavorare a contatto con i soldi degli altri rappresenta una pecularietà e fa del lavoro in banca un lavoro unico nel suo genere”