Per Carniti, di fronte al dramma della disoccupazione, che sta assumendo numeri e toni di drammatica evidenza, questo finto agitarsi di facciata (magari anche animato dalla buona volont&agrave;), che non riguarda solo politici, ma anche studiosi e responsabili delle aziende, &egrave; traducibile in una parola: la risacca. Ossia quel ritorno delle onde su se stesse che sembra movimento, ma che in realt&agrave; non produce alcuna trasformazione. La &ldquo;questione lavoro&rdquo;, invece, ormai centrale nel nostro Paese e in tutto l&rsquo;Occidente, ha bisogno di coraggio, innovazione, intelligenza, capacit&agrave; di analisi dell&rsquo;esistente e di quanto va emergendo.<br /><br />Un libro che non ha la pretesa di funzionare da compendio di tutto il dibattito esistente sul tema: parte dalla storia, ma per porre basi solide al ragionamento; segue un&rsquo;analisi sui numeri e sui fenomeni internazionali, per allargare l&rsquo;orizzonte; porta a compimento le proposte pi&ugrave; coraggiose e decisive (la redistribuzione dell&rsquo;orario); per finire con un&rsquo;analisi sul senso e il valore del lavoro oggi.