Un romanzo storico sul grande pittore Henri de Toulouse-Lautrec, che nel corso della sua breve e travagliata esistenza riusc&igrave; a conquistare la fama ma non l&rsquo;amore.<br /><br />Moulin Rouge &egrave; la storia dell&rsquo;ultimo rampollo di una famiglia di antica nobilt&agrave; che, irrimediabilmente segnato nel fisico, fugge dal suo ambiente per approdare a Montmartre, culla degli anticonformisti e degli artisti incompresi. Deforme, ammalato, assetato di gioia, Henri de Toulouse- Lautrec si trova costretto a cercare la felicit&agrave; nel vizio e nell&rsquo;arte. L&rsquo;incantevole mondo parigino fin de si&eacute;cle viene rievocato in queste pagine con rara efficacia e profondit&agrave; di indagine. Fra la Torre Eiffel e il Moulin Rouge si muove una schiera di personaggi famosi e ignoti, tutti indimenticabili: Debussy e la bionda canzonettista Jane Avril; lo scrittore Oscar Wilde e l&rsquo;assassino Caillette; il geniale e sofferente Vincent Van Gogh, il suo preoccupato fratello Theo e l&rsquo;inquieto Gauguin; Degas, Pissarro e Seurat; Anatole France e La Goulue, ballerina di cancan. Ma fra tutte le figure femminili del libro, quattro dominano l&rsquo;azione. Denise, la jeune fille che per prima diede a Henri l&rsquo;esatta misura della sua infelicit&agrave;; Marie Charlet, la figlia della strada, di cui egli fu schiavo per un breve periodo desolato; Myriam, creatura enigmatica e avida, che gli don&ograve; se stessa per piet&agrave;, e per piet&agrave; dovette abbandonarlo. E infine, la madre, la contessa Ad&egrave;le, sublime esempio di martire silenziosa che si dedic&ograve; al suo pietoso compito d&rsquo;infermiera e di consolatrice.