Era una fredda e umida mattina di fine ottobre. Passo dopo passo Allegra si ritrov&ograve; Brione alle spalle iniziando cos&igrave; la parte di strada costeggiata dal folto bosco. I caldi colori della stagione erano finemente esaltati da una pallida luce che filtrava dai fitti rami che incorniciavano il cielo. Allegra aveva sempre ammirato l&rsquo;intensit&agrave; di quei luoghi sin dai primi giorni del loro trasferimento, ma ultimamente di rado si soffermava a coglierne i particolari, fin troppo presa dai tanti pensieri che quest&rsquo;et&agrave; porta con s&eacute;.<br />D&rsquo;improvviso un potente fragore fece tremare l&rsquo;aria e a questo ne segu&igrave; subito un altro. Immediatamente l&rsquo;espressione assonnata di Allegra divenne corrucciata, e serrando le mani in un pugno acceler&ograve; il passo nella speranza di non dover udire ancora quell&rsquo;orribile suono. Un lamento, sgraziato e colmo d&rsquo;angoscia riusc&igrave; a intrufolarsi nella mente della giovane facendola sussultare. Non capiva, non poteva sapere che cosa avesse sentito.<br />Niente era pi&ugrave; come poco prima. D&rsquo;un tratto quel che le sembrava un paesaggio meraviglioso, quasi fiabesco si era trasformato nel peggiore degli inferi.<br /><br /><b>Pietro Avenoso</b> nasce a Sanremo il 23 ottobre del 1978.<br />Fin da piccolo ha sempre avuto molta passione per il disegno, per questo, dopo il liceo artistico, frequenta la scuola di fumetto a Firenze e l&rsquo;Accademia di bella Arti di Brera.<br />Negli anni si avvicina al componimento di brevi poesie e alla scrittura.<br />Il desiderio di vivere a contatto con la natura lo induce a trasferirsi in un piccolo borgo di montagna. Luogo che diventer&agrave; il punto di partenze di <i>Mina,</i> questo suo primo romanzo.