L&rsquo;autore ne Il Milite ignoto. Il dramma del Capitano ricostruisce in modo immaginario la biografia di un soldato morto nella Grande Guerra e mai identificato. Guglielmo Plulmer, unico erede di un&rsquo;antica casata austriaca imparentata con gli Asburgo, viene tolto con l&rsquo;inganno alla nascita a Maria, italiana che insieme al marito Antonio e ad altri conterranei per motivi di lavoro partono dalla Venezia Giulia verso l&rsquo;Austria. Il bimbo viene cresciuto e allevato come figlio legittimo della coppia austriaca e frequenta i salotti dell&rsquo;alta societ&agrave;. Viene mandato in guerra a combattere contro gli italiani sul fronte austro-italiano e quando scoprir&agrave;, per caso, di essere figlio di italiani, inizier&agrave; il vero dramma del Capitano che si trover&agrave; a dover scegliere da che parte stare. Morir&agrave; in battaglia tra i 651.000 militari morti in guerra, e per un caso fortuito finir&agrave; tra le undici bare che il 27 ottobre 1921 verranno trasportate nella Basilica di Aquileia. Qui, in pompa magna, verr&agrave; scelta una bara a perenne ricordo di quei nove milioni di caduti della Prima guerra mondiale, trasferita a Roma nell&rsquo;altare della Patria il 4 novembre 1921. &Egrave; lo stile narrativo dello storico d&rsquo;altri tempi quello adottato da Catania, frutto anche della tradizione orale che per anni ha caratterizzato la trasmissione del sapere. Un racconto che riporta in vita i fatti di un&rsquo;altra epoca, di ragazzi strappati alla vita, o tornati a casa con un segno indelebile nell&rsquo;animo. Dall&rsquo;autore la speranza che i giovani di oggi possano riscoprire i valori che ci facevano sentire orgogliosi di essere italiani, quando ci parlavano di tutti gli eroismi dei nostri soldati, di qualsiasi guerra, che hanno compiuto per la Nostra Patria, o quando nel vedere passare quel corteo il 4 novembre ti si rizzavano i capelli nell&rsquo;ascoltare la banda suonare &ldquo;La leggenda del Piave&rdquo;.<br /><br />Raffaele Catania&nbsp;&egrave; nato a Fasano (BR) il 16 marzo 1949. Conseguita la Laurea in architettura presso l&rsquo;Universit&agrave; degli Studi di Firenze nel 1980, esercita la libera professione nel paese natio dove risiede. La sua passione per la storia gli viene trasmessa fin da piccolo dallo zio, appaltatore degli scavi archeologici nell&rsquo;antica Citt&agrave; d&rsquo;Egnazia, nei pressi di Fasano. Dopo la pensione e il rallentamento degli impegni professionali dedica il suo tempo libero alla scrittura. Il Milite Ignoto. Il dramma del Capitano &egrave; la sua prima pubblicazione.