Prima o poi certe domande a cui non siamo riusciti a rispondere, che abbiamo accantonato in un angolo della mente, si ripresentano decise a non farsi pi&ugrave; mettere da parte. In questo breve ma prezioso saggio, Montanari le affronta in modo originale. Il cuore del libro &egrave; un&#39;antologia di brani tratti dal Vangelo, messi a confronto con altrettanti passi della letteratura buddhista e, in particolare, della vasta e vivacissima aneddotica sui maestri ch&#39;an (cinesi) e zen (giapponesi). Il risultato &egrave; sbalorditivo: nel Vangelo esiste davvero un Cristo zen. Nessuna confusione in stile New Age, nessun abbraccio superficiale fra mondi lontani, ma una somiglianza profonda che emerge, paradossalmente, proprio tenendo ben ferme le differenze. A volte le affermazioni di Ges&ugrave; e quelle dei maestri buddhisti sono identiche. Pi&ugrave; spesso le parole sono diverse ma il concetto &egrave; il medesimo. Oppure l&#39;analogia pu&ograve; essere nascosta, ma basta poco a rivelarla: l&#39;affermazione esplosiva del primato dell&#39;interiorit&agrave; rispetto all&#39;esteriorit&agrave;, la rivalutazione sorprendente delle emozioni a discapito della razionalit&agrave;. L&#39;accettazione gioiosa e creativa della realt&agrave; cos&igrave; com&#39;&egrave;. Un rapporto libero, anticonformista, con la figura della donna. E tanto altro ancora. L&#39;intensit&agrave; spesso tragica delle parole e degli atti di Ges&ugrave; crea un contrasto narrativo gustoso con lo humour irriverente dello Zen, ma il punto d&#39;arrivo &egrave; lo stesso: un amore infinito per gli uomini.<br /><br />Edizione a stampa Baldini+Castoldi, 2022