Un matrimonio non premeditato. E-book. Formato Mobipocket - 9791259671837
di Rebecca West
edito da FAZI EDITORE , 2021
Formato: Mobipocket - Protezione: nessuna
La giovane e bellissima Isabelle è una ricca vedova americana che arriva a Parigi per riprendersi dalla perdita del marito. Dopo una serie di corteggiamenti incontra Marc Sallafranque, il quale, semplicemente, è l’uomo sbagliato nel momento giusto. I due decidono di sposarsi nonostante nulla, o quasi, li accomuni: scelgono di unire le proprie vite più sulla spinta di forze e coincidenze estranee alla loro volontà che per una reale attrazione. Isabelle, sensibile quanto devota alla ragione come a un dio implacabile, si trova a fare i conti con una cultura a lei estranea, mentre matura un disgusto incapace di compromessi per la trivialità della vita dettata dall’aristocrazia del denaro: i soldi non fanno che complicare la relazione tra i sessi, spingendo gli uomini a voler possedere le donne come possiedono il denaro, e le donne a prostituirsi, per quanto in forme socialmente accettate, per migliorare la propria posizione materiale… Soltanto nel momento in cui abbandonerà la propria ricerca ossessiva di spiegazioni razionali al comportamento umano e accetterà l’imperfezione, Isabelle riuscirà ad avvicinarsi davvero al marito.
Romanzo finora inedito in Italia di Rebecca West – autrice della trilogia degli Aubrey –, Un matrimonio non premeditato, un grandissimo successo all’epoca dell’uscita, dipinge un raffinato universo cosmopolita raccontando con sagacia l’effetto della ricchezza sulle persone e quello degli uomini sulle donne.
«Fra i migliori romanzi che la breve memoria umana ricordi».
«Time»
«Rebecca West è stata una dei giganti della letteratura inglese e vi avrà un posto per sempre. Nessuno in questo secolo ha usato una prosa più abbagliante, o ha avuto più spirito, o ha osservato le tortuosità del carattere umano e gli aspetti del mondo in maniera più intelligente».
«The New Yorker»
«La penna di Rebecca West era brillante quanto la mia, ma più selvaggia».
George Bernard Shaw