Il romanzo tratta di due giovani che simpatizzano e si laureano in medicina. La chiamata alle armi del 1940 vede il giovane Giulio medico inviato presso la guarnigione di Cefalonia. Grecia, L’addio alla ragazza, Nadia, non volle vedere rimpianti ne impegni, doveva rimanere fra loro l’amicizia, stante il fatto che assieme avevano messo su, in Alessandria, uno studio medico in comune. A Cefalonia il giovane tenente Giulio Ricciardi si impegnò in un’operazione medica per la figlia del sindaco, dalla quale uscì fra loro una simpatia che si trasformò in amore. Il 20 settembre, a seguito dell’armistizio voluto dal Re, per sottrarre la popolazione italiana dalla guerra ormai in casa, La guarnigione di Cefalonia, ligia ai doveri, non consegnò le armi ai tedeschi. Per vendetta questi ultimi, tacciando di traditori gli italiani che volevano solo ritirarsi, li convocò sulla piazza di Argostoli e li fece mitragliare senza pietà. Giulio, in una notte, venne rintracciato ferito ma vivo dal fedele attendente e dal sindaco, che si erano messi alla sua ricerca, aiutati dai partigiani che lo accolsero fra loro. Il tenente poteva scegliere se andare coi tedeschi o mantenere l’impegno e il giuramento fatto al RE. Rimase coi partigiani a combattere la malvagità e la cattiveria di coloro che un tempo gli furono alleati. I tedeschi, scoperto che il sindaco fraternizzava coi partigiani, fecero uno scontro a fuoco distruggendo la sua famiglia e Katia, la ragazza di Giulio che fu ferito a morte. A quel punto, Katia, rimasta orfana e incinta si appoggiò al fedele attendente e ai partigiani per esaudire il desiderio del tenente e raggiungere la sua famiglia ad Alessandria.