(...)Il dogma dell&rsquo;Inferno &egrave; la verit&agrave; pi&ugrave; terribile di nostra fede; e noi ne siamo certi come dell&rsquo;esistenza di Dio e dell&#39;esistenza del<br />sole; non vi essendo verit&agrave; pi&ugrave; chiaramente rivelata che quella dell&#39;Inferno, da Ges&ugrave; Cristo ben quindici volte affermata<br />nel suo Vangelo.Nel che la ragione viene in aiuto della rivelazione; mentre l&#39;esservi un Inferno si accorda colle immutabili nozioni di giustizia scolpite nel cuore umano, per modo che s&igrave; tremenda verit&agrave;, rivelata fino dal principio agli uomini e s&igrave; conforme al lume naturale, fu sempre ed &egrave; tuttavia riconosciuta da quanti popoli non andarono per effetto di barbarie sommersi nella pi&ugrave; selvaggia ignoranza. Io non vi credo.Non credete? E perch&eacute; non credete voi, non vi &egrave; l&#39;Inferno? Per questo solovostro capriccio? Se un ladro fosse insensato al punto di negare che vi sia la prigione, la prigione cesserebbe per questo di essere? ed il ladro non vi potrebbe cadere? La vita futura &egrave; un oscuro problema, l&#39;Inferno &egrave; un forse.Vi ingannate: il problema &egrave; sciolto pienamente dalla rivelazione, n&eacute; ombra di dubbio vi rimane.Nessuno &eacute; tornato dal sepolcro a parlarci dell&#39;Inferno.E se ci&ograve; fosse vero, non esisterebbe l&#39;Inferno? Tocca forse ai dannati il manifestarci che vi &egrave;? Tanto varrebbe a dire che ufficio &egrave; dei prigionieri l&#39;attestarci che vi sono prigioni. Ah non &egrave; punto necessario che vengano i dannati ad accertarci esservi l&#39;Inferno; ci basta la parola di Dio, che lo proclama per ammaestramento dell&#39;uman genere.