In occasione del 230&deg; anniversario dalla&nbsp;<i>Dichiarazione dei diritti dell&rsquo;uomo e del cittadino</i>, si ripropone la riflessione sul valore imprescindibile di questo documento che, stabilendo il primato dell&rsquo;uomo, nella sua valenza ontologica, giuridica e metafisica, getta le basi dell&rsquo;&ldquo;orizzonte persona&rdquo;: uno sfondo comune che richiama numerosi sguardi nelle direzioni teoretico-fondative, storiche e giuridiche. Come evidenziato anche dallo stesso Ren&eacute; Samuel Cassin, premio Nobel per la pace, promotore e redattore della<i>&nbsp;Dichiarazione universale dei diritti umani&nbsp;</i>del 1948 occorre immergersi nella materia dell&rsquo;umano, schiudendosi alla prospettiva offerta dalle diverse scienze per costruire un&rsquo;idea della persona, come &laquo;ideale comune che deve essere raggiunto da tutti i popoli e le nazioni&raquo;, una pietra miliare con cui non solo la politica degli stati membri dovr&agrave; confrontarsi ma anche il progresso scientifico e la tecnica dovranno misurarsi per scongiurare il rischio dell&rsquo;insorgere di totalitarismi, di tecnicismi, di visioni parziali, riduttive e dis-umanizzanti.&nbsp;Il volume, facendo tesoro di queste illuminanti riflessioni, offre un inquadramento interdisciplinare della questione relativa alla responsabilit&agrave; e alle prospettive dell&rsquo;uomo europeo rispetto alle sfide del mondo contemporaneo, con lo scopo di individuare le coordinate di un agire comune denso di giustizia, coscienza civica e senso di responsabilit&agrave; nei diversi ambiti del vivere sociale.