I dieci racconti di Giorgio Bassani (1916-2000) riprodotti in questo libro, per decenni rimasti pressoch&eacute; sconosciuti, sono apparsi fra il maggio del 1935 e il novembre del 1937 sulla pagina letteraria del &ldquo;Corriere Padano&rdquo;, un giornale all&rsquo;epoca culturalmente (e sorprendentemente) libero pur nel pieno del ventennio fascista. Sono qua riportate anche due recensioni (ad Attilio Bertolucci e a Franco Giovanelli) e tre traduzioni (due poesie di Paul Val&eacute;ry e una di Thomas S. Eliot) di Bassani, pure esse apparse sul &ldquo;Corriere Padano&rdquo; nel 1936 e nel 1937. Tutti i quindici testi sono stati recuperati direttamente dai microfilm delle rispettive pagine del &ldquo;Corriere Padano&rdquo;, conservati presso la Biblioteca Comunale Ariostea di Ferrara. I racconti &ldquo;giovanili&rdquo; di Bassani (che aveva all&rsquo;epoca fra i 19 e i 21 anni di et&agrave;), qua ora riuniti e commentati, al di l&agrave; di qualche veniale &ldquo;arcaismo&rdquo; o imprecisione formale, sono per lo pi&ugrave; semiautobiografici e &ldquo;ferraresi&rdquo; ma, soprattutto, sono bellissimi. Forse non sapremo mai la vera ragione per cui l&rsquo;autore li ha abbandonati a un destino quasi di oblio: pu&ograve; darsi che non li abbia abbastanza amati. O pi&ugrave; probabilmente che li abbia amati troppo. (<i>Riccardo Roversi</i>)