&ldquo;Pensieri sospesi&rdquo; &egrave; una breve raccolta poetica strutturata in sei tempi che sono le partizioni di cui si compone. Sono pensieri che scendono nelle profondit&agrave; del tempo presente, scavano nel pozzo delle nostre fragilit&agrave; e incertezze. Ed &egrave; proprio in questi momenti che, riavvolgendo il nastro della nostra esistenza, facciamo i conti con noi stessi.<br />&ldquo;Pensieri sospesi&rdquo; &egrave; la summa di un percorso comunicativo, sviluppatosi in ben sei raccolte alla ricerca di un modo per interpretare ed esprimere s&eacute; stessa. Inopinatamente l&#39;autrice riesce a rispondere a quella pulsione segreta che da tempo la spingeva ad aprire il &ldquo;vaso di Pandora&rdquo; del suo vissuto, e lo fa raccontandolo attraverso l&#39;espressione poetica. &Egrave; per&ograve; un fiume in piena che, rotti gli argini s&#39;insinua in tutte le pieghe, le ferite e le sfaccettature del vivere umano.<br />Non c&#39;&egrave; dolore, gioia o curiosit&agrave; che, venendo fuori finalmente da quel Vaso, non permetta al suo sentire di espandersi, collegarsi e &ldquo;comprendere&rdquo; tutto il nostro universo. Ha saputo &ldquo;uscire dal buio&rdquo; senza tema d&#39;infrangersi guardando in faccia il Dolore, gli Amori, i Disamori, gli Addii e le Trascendenze ed ha &ldquo;alzato lo sguardo&rdquo; immedesimandosi in tutte le creature, nell&#39;acero generoso che, prima di morire, rende il mondo pi&ugrave; bello con la sua gonna scarlatta, nel Sole che migra bruciando di passione, nelle donne dalle labbra impregnate del vuoto di un tepore, nella solitudine della vecchia Emma autentica e dolce nelle sue nenie, nella fatica e nel sudore dei raccoglitori di pomodori, nella schiavit&ugrave; e disillusione delle donne afgane. Sa perdonare persino la Morte che ha il cuore blindato. Il respiro del dolore?<br />Non importa quanto amaro sia il suo sapore. Ho fame ho sete d&#39;infinito.<br />Antonia De Angelis<br />CON LA PREFAZIONE DI ALESSANDRO QUASIMODO