Quanto è lontana la felicità? Si chiede Amanda.
Eppure ha seguito il suo spirito, ha attraversato deserti, superando ogni proibizione, ha curato donne, uomini e bambini. Infine è tornata vincitrice, dopo aver rivelato quel mistero che aveva a lungo tormentato nonna Agostina.

Nonna Agostina: lei non si era accontentata, come invece aveva fatto la mite cugina Francesca; lei aveva chiesto alla vita di più e l’aveva ottenuto. Aveva scalato le montagne schive del Carso, era arrivata sulle cime dove nidificano le aquile, dove l’aria diventa lieve, e dove ogni sogno sembrava realizzato. Aveva amato, riamata, l’uomo più bello e dolce del mondo.

Agostina aveva avuto una figlia, Alessandra, che mai si era arresa perché un tempo il padre le aveva promesso la luna e aveva danzato con lei nella magica radura, dove le fate avevano casa. Alessandra sapeva che lui l’avrebbe aiutata, se avesse potuto. La bellissima e sensuale Alessandra, cresciuta, aveva conquistato il mondo per davvero. Successo, notorietà, prestigio…

La giovane Amanda ora stringe nel pugno il medaglione portafortuna che il trisnonno toscano regalò alla bisnonna Adele quando lei se ne andò, per seguire il suo amore soldato, in terra di Romagna. Le mani impegnate ad impastare lavoro e fatica e l’amore tormentato per Bruno era tutto ciò che Adele aveva conosciuto.

Amanda è forse l’ultima di quattro generazioni di donne, il cui destino pare tramandato come le iniziali scolpite sul medaglione portafortuna di rubini rossi. Una storia che comincia al tempo della grande guerra e attraversa gli anni della ricostruzione fino ai giorni nostri. Cesenatico, un paese di mare ed un piccolo borgo operoso dove il tempo è cadenzato dal vento e dal passare delle stagioni. Magia è continuare a sorprendersi, ed amare ciò che si conosce è un grosso dono. Ci sono storie che tornano, come onde in riva al mare.
Amanda si interroga, da sola dovrà trovare le risposte. Come vento d’estate, a due passi da un cielo di fuoco: la strada migliore da seguire ha la direzione del cuore.

“I personaggi prendono vita e la attraversano nel tempo e nello spazio del mondo e della loro interiorità complessa e a tratti tormentata. Una linea tutta al femminile si rinnova sempre nella mancanza, ritrovando nuovi equilibri e compiendo scelte finalizzate al bene di chi verrà dopo. I misteri si dipanano come nebbia al sorgere del sole, e il dolore si dissolve, come vento d’estate.”
Beatrice Valeriani, editor

“Emerge il forte legame alle radici della propria terra e la necessità di rimanere in contatto con la sostanza stessa del proprio modo di vivere… l’amore che oltrepassa il tempo. Racconto pervaso da profonda umanità e dal profumo del tempo che avvolge in un abbraccio spirituale.”
Massimo Barile, critico letterario

Rita Sirri – Vive a Cesenatico, la passione per la scrittura la porta a partecipare a Concorsi nazionali ed internazionali, e a ricevere premi e attestati con racconti e poesie: S. Marcello Pistoiese (2010, 2013); Firenze - Premio Casini - in ricordo di Riccardo Gherardeschi (2011); Auser-Forlì (2012); Melegnano-premio M. Yourcenar (2011, 2012, 2014); Melegnano-premio città di Melegnano (2013).