&ldquo;Il mio erede sar&agrave; chi il tesoro trover&agrave;&rdquo;.<br />Questa la curiosa disposizione testamentaria lasciata ai suoi quattro nipoti dal ricco imprenditore Alberto Chilli. Lo zio, dopo una vita di successo, ha deciso di ritirarsi dagli affari e di lasciarsi morire. Ha venduto tutti i suoi beni, chiuso le aziende e dettato al notaio le sue ultime volont&agrave;. Ma quale sar&agrave; questo tesoro che i nipoti dovranno trovare? Lo zio era sano di mente o qualcuno ha influito sulla sua capacit&agrave; d&rsquo;intendere e di volere? C&rsquo;entra qualcosa il suo contabile Aurelio Cortellesi? Potrebbe trattarsi di un semplice caso di circonvenzione d&rsquo;incapace ma l&rsquo;ex Procuratore della Repubblica di Savona, Lorenzo Toccalossi, da poco trasferito a Genova a dirigere la Procura Antimafia, messo in allerta dal suo vicino di casa, il notaio che ha redatto il testamento, decide di dargli una mano. Non &egrave; pi&ugrave; lui deputato a svolgere indagini ma vuole vederci chiaro e decide di occuparsi ufficiosamente di questa vicenda. Nel frattempo sta cercando casa, aiutato da una sempre pi&ugrave; audace Erminia, la sua ex assistente, ormai completamente innamorata di lui. Un&rsquo;indagine condotta nell&rsquo;ombra, da cui emerger&agrave; una vicenda tenuta nascosta per mezzo secolo.