Per spiegare il sentimento dell&rsquo;Altro che caratterizza in genere la relazione intersoggettiva, ma che soprattutto oggi segna il nostro rapporto con chi arriva da fuori, ossia con un&rsquo;umanit&agrave; migrante e dolente, Romeo Bufalo ripropone il tema freudiano dell&rsquo;inquietudine come riconoscimento catartico del Familiare nell&rsquo;Estraneo. Interrogando autori fondamentali come Aristotele Sant&rsquo;Agostino, Locke, Hegel, Heidegger, Freud, L&eacute;vi-Strauss, Benveniste, l&rsquo;autore argomenta che la dialettica identit&agrave;-alterit&agrave; &egrave; decisiva per la nascita del pensiero, oltre che per la costituzione delle societ&agrave; umane. Che l&rsquo;altro, cio&egrave;, lungi dall&rsquo;essere l&rsquo;opposto conflittuale dell&rsquo;io, costituisce un ingrediente necessario di un&rsquo;Identit&agrave; accogliente e solidale, come da anni va sostenendo la linea teorica che si richiama al cosiddetto Pensiero Mediterraneo.<br />&nbsp;