Rossana Cetta &egrave; un&rsquo;insegnante di lettere che per decenni ha lavorato in un liceo scientifico. Ora che &egrave; in pensione ha trovato il tempo per parlare della sua esperienza, per parlare di come la scuola &egrave; cambiata e peggiorata comportando una profonda impreparazione degli studenti.<br />Rossana Cetta ci invita a riflettere sulle conseguenze di questa involuzione, perch&eacute; i giovani di oggi saranno gli adulti di domani. La considerazione &egrave; banale, certo, ma questo implica che se vogliamo conservare dignitosamente il nostro Paese dobbiamo partire necessariamente da coloro che lo dirigeranno, amministreranno e svilupperanno.<br />Senza cultura, senza senso critico, senza capacit&agrave; di autonoma elaborazione interdisciplinare, senza rispetto per se stessi e per chi &egrave; diverso da noi non c&rsquo;&egrave; futuro. &nbsp;<br /><br />Rossana Cetta, nata a Sant&rsquo;Angelo dei Lombardi (AV), si &egrave; laureata in Lettere Moderne all&rsquo;Universit&agrave; &ldquo;Federico II&rdquo; di Napoli con una tesi sul Viaggio elettorale di Francesco De Sanctis, ha insegnato nei licei materie letterarie e latino per 44 anni. Nel contempo ha collaborato da pubblicista a giornali e riviste locali con articoli culturali e d&rsquo;opinione. Appassionata da sempre ai problemi dell&rsquo;insegnamento, ha pubblicato nel 2008 un saggio sulla pedagogia desanctisiana &ldquo;La ginnastica dell&rsquo;anima&rdquo;, Editore Delta tre.