La riqualificazione dell’ambiente costruito, dalla scala territoriale a quella edilizia, è diventata, negli ultimi anni, il tema dominante del dibattito teorico e della prassi operativa. L’occasione è preziosa, perché i punti critici richiedono, in prima istanza, interventi che possono incidere notevolmente sulle condizioni ambientali. Molti, infatti, sono gli ambiti interessati da una progettazione ambientalmente consapevole: il rapporto tra ambiente e ciclo di vita di ciò che si produce e consuma, l’impiego di risorse energetiche rinnovabili, l’uso di materiali e tecnologie in accordo con il luogo e il clima. Nonostante ciò si riscontra ancora, almeno in ambito nazionale, una relativa inerzia ambientale, anche dovuta alla mancanza di una sensibilizzazione che si trasformi in consapevolezza culturale comunemente condivisa. Eppure si possono scoprire, soprattutto dal basso, impensate sensibilità di piccole autorità comunali, di privati cittadini, di cooperative d’abitazione, di enti per l’edilizia pubblica che recuperano, insieme all’attenzione per l’ambiente, anche nuove forme di partecipazione, indispensabili per ottenere condizioni più sostenibili dell’ambiente in cui viviamo. Tali esperienze, seppur modeste, non solo producono risultati tangibili e dimostrativi ma, soprattutto, testimoniano un prezioso impegno nella formazione di una cultura adeguata.