Sallustio è l'autore della seconda monografia storica della letteratura latina e dopo avere descritto la decadenza morale di Roma nella congiura di Catilina, racconta lo sviluppo della guerra portata dai romani tra il 111 e il 105 a. C. a Giugurta re di Numidia che vede la vittoria del console Gaio Mario. Anche in questo caso, sebbene l'argomento sia raccontato più dal punto di vista bellico che politico, l'autore si sofferma sulla deriva non solo morale, ma anche sociale che portò Roma a trasformarsi da repubblica a impero. Scritta in 114 capitoli e significativamente più lunga della precedente monografia, appare più variegata e ampia di quest'ultima ed è ancora una volta un testo illuminante all'interno del quale si possono trovare non soltanto testimonianze storiche di incalcolabile valore, ma anche sprazzi di retorica e filosofia particolarmente illuminanti. All'interno - come in tutti i volumi Fermento - gli "Indicatori" per consentire al lettore un agevole viaggio dentro il libro.