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Poesie Canzoni. E-book. Formato Mobipocket aggiunto a carrello

Poesie Canzoni. E-book. Formato Mobipocket

EBOOK di  Salvatore di Giacomo
edito da  KKIEN PUBL. INT.

Poesie Canzoni. E-book. Formato Mobipocket - 9788833260211


di  Salvatore di Giacomo
edito da  KKIEN PUBL. INT. , 2018
Formato: Mobipocket - Protezione: Filigrana digitale
€ 1.99
Ebook Formato Mobipocket con Protezione: Filigrana digitale



<b>La poesia e la musica napoletana</b> si fondono in una sintesi tanto efficace quanto mirabile dal punto di vista artistico. Racchiuse in un unico testo, le poesie e le canzoni di Salvatore Di Giacomo acquistano un significato unico, capace di farci entrare nel profondo della cultura e dell&rsquo;arte napoletana.<br />L&#39;esordio dell&#39;autore risale al 1882, quando la casa editrice Ricordi lo mise sotto contratto e fece pubblicare <i>Nann&igrave;&nbsp;</i>e <i>E ghiammoncenne me&#39;</i>. Alcuni suoi versi del 1885 sono stati musicati dal compositore abruzzese Francesco Paolo Tosti per quella che resta una delle pi&ugrave; famose canzoni in lingua napoletana, <i>Marechiaro</i>, e dal musicista tarantino-napoletano Mario Pasquale Costa di cui ricordiamo anche <i>Era de maggio</i>, in cui due giovani innamorati ricordano il loro primo incontro: a maggio, in un giardino profumato di rose. C&#39;&egrave; poi <i>Luna Nova&nbsp;</i>e la spensierata <i>Oil&igrave; oil&agrave;&nbsp;</i>che irrit&ograve; i benpensanti milanesi che non si sapevano spiegare il motivo di tanta ilarit&agrave; in una citt&agrave; appena colpita da gravi epidemie.<br /><i>Marechiaro&nbsp;</i>si rivel&ograve; un ritratto per questo villaggio tra le rocce di Posillipo, nel quale Di Giacomo immagin&ograve; una bella ragazza, di nome Carolina, che si affaccia da una finestra ricca di piante di garofano. Sempre nello stesso anno Di Giacomo e Costa produssero un altro successo, la canzone appassionata <i>Oje Carul&igrave;</i>. Nel 1888 pubblic&ograve; la scanzonata <i>Lariul&agrave;&nbsp;</i>e scrisse la celeberrima <i>&#39;E spingule francese</i>, musicata da Enrico De Leva, riproduzione quasi integrale di un canto popolare di Pomigliano d&#39;Arco.<br /><br /><b>L&rsquo;autore</b>: nato a Napoli il 12 marzo 1860, fu nella prima giovinezza studente di medicina; ma si diede ben presto al giornalismo e soprattutto alla poesia, collaborando a giornali napoletani (prima al <i>Corriere del mattino </i>di Martino Cafiero e al <i>Pungolo</i>, pi&ugrave; tardi al <i>Corriere di Napoli</i>), e particolarmente scrivendo liriche, novelle e drammi, diverse espressioni di una medesima personalit&agrave; artistica, in cui dominano una malinconia d&rsquo;amore e una profonda piet&agrave; umana, raggiungenti a volte il tragico. La sua forma, musicale e pittorica insieme, &egrave; ammirevole per sobriet&agrave; e curatissima in ogni particolare, segnatamente nelle opere in dialetto napoletano. La preferenza per il dialetto - un dialetto assai affinato e come purificato e reso lieve e poetico - risponde al suo bisogno di liberarsi dalla letteratura. &Egrave; perci&ograve; uno dei pi&ugrave; schietti temperamenti lirici e dei pi&ugrave; compiuti artisti che l&#39;Italia abbia avuto nel periodo che va dal 1875 al 1900. Liriche perfette sono, tra i suoi versi, l&#39;<i>Appuntamento pel dichiaramento </i>(per il duello camorristico), i sette sonetti <i>A San Francisco </i>(racconto d&#39;un omicidio per gelosia commesso nel carcere napoletano omonimo), i primi due soprattutto di <i>O&#39; funneco verde </i>(magistrali nelle descrizioni degli aspetti della Napoli plebea), <i>Assunta </i>(autodifesa giudiziaria d&#39;un don Jos&eacute; napoletano, che ha ammazzato una napoletana Carmen), <i>Irma </i>(una meretrice di strada, che ha mutato in questo nome &quot;forestiero&quot; quello indigeno di Peppinella), <i>Don Aceno </i>&#39;<i>e fuoco </i>(un gobbetto sguattero, che soffia il fuoco in cucina ed &egrave; innamorato della figlia del ricco capocuoco), <i>Ncoppa </i>&#39;<i>a nu montone </i>&#39;<i>e munnezza </i>(storia d&#39;un canino randagio, stritolato da un tram e gettato su un mucchio di spazzatura), e tante e tante altre, non senza, per altro, citare due almeno tra le sue pi&ugrave; popolari, e oggi cosmopolitiche, canzoni piedigrottesche: <i>La luna nova nmiez&#39;a lu mare</i>&nbsp;e <i>Quanno sponta la luna a Marechiaro</i>.
Ean
9788833260211
Titolo
Poesie Canzoni. E-book. Formato Mobipocket
Data Pubblicazione
2018
Formato
Mobipocket
Protezione
Filigrana digitale
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