Una serie di eventi sconvolge la vita e il modo di intendere il lavoro del giovane ispettore Ninzaco. La sua avventura segue i passi di alcuni latitanti che per anni hanno spadroneggiato tra appalti, omicidi, collusioni e minacce in Calabria. Viareggino, trapiantato in Calabria per lavoro, difficilmente si adatta alla mentalità silente di una terra che sembra rimasta indietro di anni. L'unico amico, Mario, da collega anziano lo incoraggia e lo segue cercando di tutelarlo come se fosse un figlio. Dopo la notizia (comunicatagli da un ex giornalista di inchiesta) dell'avvistamento di alcuni latitanti, Ninzaco ottiene l'indagine collaborando con alcune personalità del paesino dove sono stati localizzati i malviventi. A tutto ciò si intrecciano piccole storie di amicizia e d'amore. Tra attentati, rapimenti e indagini ostacolate, l'ispettore e la sua squadra daranno il massimo per riportare giustizia. Questo racconto è una pillola della vita che molti hanno sperimentato nel proprio quotidiano, in Calabria. Il successo all'italiana è proprio questo: l'assenza del successo stesso, l'assenza di una morale chiara e il continuo adattarsi alla meno peggio ai casi della vita. La Calabria non vuole più essere così. I nomi, i personaggi, i luoghi e la storia narrati sono frutto della fantasia dell'autore.