Gli anni della seconda guerra mondiale, la battaglia di El Alamein combattuta da mio padre come paracadutista della “Folgore”, i campi di prigionia in Egitto e India, ma anche la vita di tutti i giorni di chi stava a casa ad aspettare il ritorno della persona amata fanno da sfondo al libro. Un romanzo epistolare che riporta le lettere, una parte, che mio padre Giovanni e mia madre Paola si scambiarono durante i primi anni del loro rapporto, da quando si conobbero nel 1938, alla quasi immediata separazione a causa della guerra, fino al suo ritorno dalla prigionia ai primi del 1946. Tra le migliaia di lettere ho dovuto fare una scelta non sempre facile perché per me sono tutte importanti, collocando storicamente quegli anni, cercando di illustrare nel modo più comprensibile la quotidianità dell’epoca, provando a mettere in risalto e trasmettere a chi avrà voglia e tempo di leggere, come era vissuto e su cosa era basato un rapporto sentimentale in quei tempi, quando ci si scriveva in bella grafia anche due volte al giorno, i telefoni erano cosa rara e non c’erano computer e tablet. Il titolo “L’amore di carta” mi è venuto spontaneo fin dal primo momento in cui ho pensato di fare questo lavoro, molti anni fa, perche tra mio padre e mia madre furono molte di più le parole scritte sulla carta di quelle dette a voce. Anche la copertina del libro ha un suo significato: Giovanni e Paola insieme, un disegno di Paolo Caccia Dominioni che rappresenta un momento dell’attacco finale della battaglia di El Alamein, il filo spinato che rappresenta la prigionia di Giovanni e infine Paola da sola.