Un gruppo di amici nel corso della primavera del 2020 si rifugia nella campagna toscana per trascorrervi in compagnia il periodo di isolamento imposto dalle autorit&agrave; governative al culmine della pandemia. L&rsquo;isolamento &egrave; per le cinque coppie di amici l&rsquo;occasione per discutere degli argomenti pi&ugrave; vari, mentre per l&rsquo;autore costituisce l&rsquo;opportunit&agrave; di esporre la propria <i>weltanshauung.</i> Quale migliore occasione, infatti, di una totale sospensione delle normali attivit&agrave; per fermarsi a riflettere, anche solo per pochi giorni o settimane, sullo stato delle cose, personali e generali? In realt&agrave;, un filo conduttore lega tra loro gli argomenti apparentemente pi&ugrave; diversi, e ci&ograve; che ne emerge &egrave; una sorta di manifesto anti-globalismo, intendendo trasmettere pi&ugrave; precisamente un messaggio antimaterialista, antiscientista (e pro vera scienza), antimeccanicista, anti-neoliberista (ma non antiliberale), avverso al trans-umanesimo (e piuttosto incline a un neoumanesimo); alla fine di tutto si manifesta dunque una visione filosofica antinichilista e vitalista. Tra una discussione e l&rsquo;altra, e in mezzo a opinioni anche discordanti tra loro, viene cos&igrave; ad attuarsi una progressiva presa di distanza dalle pulsioni autodistruttive e mortifere che sempre pi&ugrave; sembrano avvolgere nelle loro malevole spire il mondo contemporaneo.&nbsp;<br /><br /><b>Silvio Sposito </b>&egrave; nato nel 1950 a Roma, dove si &egrave; laureato in medicina e chirurgia nel 1974 presso l&rsquo;Universit&agrave; &ldquo;La Sapienza&rdquo;, in seguito si &egrave; specializzato in endocrinologia e malattie metaboliche, quindi in medicina nucleare, per diplomarsi infine in medicina sociale. Ha lavorato fino al 2011 presso la ASL RM-H (oggi RM-6) dove ha diretto una unit&agrave; operativa endocrino-metabolica, dedicandosi in particolare alla diagnosi e cura del diabete mellito e delle patologie tiroidee. Ha svolto un&rsquo;intensa attivit&agrave; congressistica nazionale e internazionale. In seguito, dal 2011 al 2019, ha svolto attivit&agrave; liberoprofessionale nelle stesse discipline. Durante la recente pandemia, pur avendo cessato l&rsquo;attivit&agrave; professionale, ha offerto gratuitamente il proprio supporto di conoscenze e consigli a chiunque, amico o semplice conoscente, lo richiedesse. In campo culturale &egrave; stato per diversi anni Presidente eletto di una storica associazione culturale romana, il &ldquo;Palatinum Club&rdquo;, da sempre dedita alla divulgazione e valorizzazione, presso i propri soci, degli immensi valori storico-artistici di Roma e del Lazio. Nel 2017 ha pubblicato per Gangemi editore il romanzo storico <i>Gli ultimi Re di Roma &ndash; la dinastia etrusca che govern&ograve; la Citt&agrave; Eterna,</i> di cui l&rsquo;editore sta attualmente curando la prima edizione in lingua inglese. Collabora come opinionista in campo sanitario con la web-rivista &ldquo;Confini&rdquo;, la rete radiotelevisiva Radio Roma tv e con il blog di Sabino Paciolla. &ldquo;La Verit&agrave;&rdquo; ha pubblicato nel 2020 un suo articolo sui &ldquo;numeri della pandemia&rdquo;.<br />