<u><b>QUESTO LIBRO E&#39; A LAYOUT FISSO</b></u><br /><br />In quest&rsquo;opera l&rsquo;autore intreccia i fili della sua riflessione psicologica, teologica e filosofica dando vita al suo capolavoro.<br />Lazzaro, amico di Ges&ugrave;, &egrave; malato. Le sue sorelle mandano a chiamare Ges&ugrave; che le consola: <i>&ldquo;Questa malattia non &egrave; per la morte, ma per la gloria di Dio&rdquo;.</i> Lazzaro per&ograve; mor&igrave;, dunque la sua malattia era mortale.<br /><i>Se quella malattia non &egrave; per la morte, c&rsquo;&egrave; nella nostra epoca una malattia che invece sia per essa?</i><br />C&rsquo;&egrave;, risponde Kierkegaard, ed &egrave; <i>la disperazione</i>.<br />&Egrave; la malattia dello spirito, la malattia che fa desiderare la morte pur mantenendo sempre in vita. Per questo la disperazione &egrave; per la morte, &egrave; a servizio della morte senza essere mortale, fa vivere la morte senza concederla.<br />Kierkegaard descrive una parabola che va dalla disperazione che non sa di essere tale, a quella che comprende se stessa e sfida il mondo e Dio.<br /><b>S&oslash;ren Kierkegaard</b>&nbsp;(1813-1855) fu un filosofo, teologo e scrittore danese il cui pensiero &egrave; da molti considerato il punto d&rsquo;avvio dell&rsquo;esistenzialismo. Tra le sue opere <i>Timore e tremore</i> (1843), <i>Briciole di filosofia</i> (1844), <i>Il concetto dell&rsquo;angoscia</i> (1844).