Scrivere questa introduzione è stata un'emozione perché il libro si compone di poesie che scrivo da circa vent'anni. Il poeta, come dice l'etimologia della parola poesia, dal greco vuole dire produrre, generare. Questa volta le emozioni le ho generate in me stesso. In questi anni le ho generate in tutte quelle persone che si illuminavano in un sorriso mentre declamavamo loro. Ho avuto il sostegno poi degli addetti ai lavori, poeti e insegnanti, duranti i concorsi, vinti e non, a cui partecipavo. Ho generato in loro l'emozione dell'amore, la gioia dei paesaggi, il gioco delle parole ed anche le sofferenze della terra dei roghi, l'amata e massacrata Campania Felix. L'amore a volte è stato visto come sentimento, altre volte come attitudine. Ad alcune poesie ho dato lo stesso titolo, sensibilità e tentativo di spingermi oltre le parole, in uno slancio metaletterario. Coppie di poesie che si rincorrono e giocano tra loro nella speranza di spiegare meglio l'importanza della scelta dell'amore, da considerare come un'attitudine, come spinta all'etica e all'eterno volersi bene, accettando la buona e la cattiva sorte. Negli anni ho partecipato a convegni ambientalisti del WWF nei quali hanno partecipato dottori del calibro del professore Antonio Marfella, medico oncologo dell'ospedale Pascale di Napoli, nei quali declamavo poesie a tema ambientalista.