In un universo cupo, di apparente banale quotidianit&agrave;, l&#39;estasi e la paura trovano insospettabili punti di contatto in questi otto testi (sette racconti e una poesia) dalle atmosfere dark, filtrati da un tono grottesco e surreale, in cui il mistero si mescola alla sensualit&agrave; e la perversione sconfina nell&#39;ironia. Storie di uomini innamorati di pallidi e ambigui personaggi femminili, di ragazze dolcissime e sadiche al contempo, sempre in qualche modo mostruose e morte: creature dal fascino irresistibile. Ce le raccontano i protagonisti che, interdetti da quella luminosa oscurit&agrave;, vanno a spiaccicarsi come falene contro la luce che li attrae. E in agguato, sullo sfondo, si affiancano la musica e la dimensione onirica. Otto finestre spalancate su fulminanti invenzioni narrative, otto viaggi nei meandri pi&ugrave; bui e perversi dell&#39;ossessione amorosa, otto visioni sulle profondit&agrave; pi&ugrave; oscure della passione e dell&#39;animo umano che conducono il lettore in un mondo inquietante, dove il terrore nasce dall&#39;eros e dalle sue deviazioni, dove l&#39;imprevisto conduce inevitabilmente allo shock.<br />L&rsquo;Emilia-Romagna, in cui sono ambientate queste storie, &egrave; tenebrosa e solare al tempo stesso, come le pellicole di Pupi Avati, in cui la campagna emiliana e la riviera romagnola, apparentemente distanti anni luce dal fantastico e dall&rsquo;oscurit&agrave;, si rivelano come un malsano ricettacolo del Male. Perch&eacute; il Male non si cela dentro chiese pi&ugrave; o meno sconsacrate, nelle lugubri lande nordiche o tra gli anfratti di tetre selve americane, lo si pu&ograve; trovare sepolto anche nelle case intrise d&rsquo;umidit&agrave; della foce padana.