Nelle acque tormentate del mare d&rsquo;Iroise si stagliano le possenti sagome di rocce mortali che formano la <b>Chauss&eacute;e de Sein, dove per secoli le navi sono naufragate, perdendosi per sempre nell&rsquo;oblio</b>: un cimitero di relitti, territorio sacro di Ankou, il servo della morte.<b> Nel mezzo di questo caos roccioso, il faro Ar-Men, una torre ciclopica</b> senza superflui decori, domina il mare da oltre cent&rsquo;anni.<br /><br />Una storia avvincente sullo sfondo di tempeste eccezionali, quella di un pugno di uomini determinati a costruire un faro leggendario sopra uno scoglio inaccessibile, in un luogo dove il tempo si dilata e ogni destino &egrave; dettato dal volere del mare.<br /><br />Oggi nell&rsquo;occhio del ciclone c&rsquo;&egrave; una lampadina, ma un tempo vi era un evolversi d&rsquo;incandescenza, un fantastico gioco di luce e prismi capaci di moltiplicarla. Il guardiano la osservava diffondersi sull&rsquo;acqua: anche se il vento scardinava i vetri, la lanterna continuava a irradiare di luce quel paesaggio infernale. Ma che cosa accadeva nella mente di un uomo immerso nel ruggito dell&rsquo;oceano, rinchiuso in una torre mentre la tempesta bussava con veemenza alla porta? <b>Ancora oggi, se si ascolta con l&rsquo;immaginazione, dalla torre di Ar-Men si possono percepire le urla dei guardiani e i lamenti dei naufraghi</b>, perch&eacute; dentro ogni faro si cela un po&rsquo; di eternit&agrave;.