<i>Lo stato dei miei capelli in Oriente</i> &egrave; la storia di un viaggio di iniziazione alla vita e all&rsquo;amicizia di due giovani donne, o meglio, adulte-bambine, sulla soglia dei trent&rsquo;anni. Tita e Luisa si conoscono a malapena quando decidono di partire per un viaggio avventura in Thailandia. Lo studio, l&rsquo;Erasmus, l&rsquo;Universit&agrave;, la ricerca di un posto nel mondo, le relazioni finite, quelle nascenti hanno occupato la loro esistenza fino a questo momento. Sono due donne ancora inesperte, un po&rsquo; goffe e sicuramente poco avventurose, appartengono alla generazione x quella nata entro la fine degli anni &rsquo;80. Una <i>generazione invisibile</i>, piccola e la x, a rappresentare la mancanza di un&rsquo;identit&agrave; sociale definita.<br />Cosa le ha mosse a partire? Il desiderio di essere due <i>Leonarde</i>. Cio&egrave; vivere un&rsquo;avventura come quella di Leonardo di Caprio in <i>The Beach</i>, il famoso film in cui il protagonista parte con lo zaino per un viaggio improvvisato, drammatico e trasformativo, nella <i>pericolosissima</i> Thailandia. Ma le due protagoniste si rendono conto ben presto di essere molto lontane da quel modello di donna avventurosa e indipendente, che vive con quello che c&rsquo;&egrave; e non teme di abbandonarsi alla sorte. Una vera Leonarda non porterebbe tutto quel carico con s&eacute;. Vestiti, saponi, trucchi, parrucchi, sensi di colpa, condizionamenti e salviettine intime. Una vera Leonarda ha uno zaino contenuto, non si preoccupa dei capelli e sa sempre dove andare e cosa mangiare&hellip;<br />La storia di Tita, voce narrante, e di Luisa &egrave; come un granellino di sabbia, che inceppa gli ingranaggi dei <i>pensieri troppo pensati</i> che spesso allontanano dalla vera essenza della vita e illudono che sia pi&ugrave; importante avere un&rsquo;identit&agrave; sociale che essere semplicemente delle Leonarde, adattabili, libere e selvagge.