La citt&agrave; del sole &egrave; un&#39;opera filosofica, a sfondo politico, caratterizzata da una struttura dialogica che ricorda da vicino gli scritti platonici.<br />Nonostante la prima stesura risale al 1602, ancora oggi conserva intatta la sua intrinseca natura di cambiamento e di novit&agrave;. In poche ma incisive pagine Campanella delinea, infatti, i tratti di una societ&agrave; ideale dove una democrazia di tipo comunistico e teocratico regola la quotidianit&agrave;. Attraverso il dialogo fra l&#39;Ospitalario, un cavaliere dell&#39;ordine di Malta, e il Genovese, nocchiero di Colombo viene descritta una societ&agrave; ideale, quasi futuristica, dove ogni aspetto della vita (persino quello sessuale) viene disciplinato e controllato.<br />Un&#39;utopia letteraria, dunque, che acquista valore di rinnovamento e spessore politico se inserita nel contesto storico, la Calabria del Seicento sottoposta al dominio spagnolo, nel quale &egrave; stata concepita.<br /><br />Tommaso Campanella nasce a Stilo in Calabria il 5 settembre 1568.<br />Frate domenicano, &egrave; conosciuto per la sua attivit&agrave; di filosofo e teologo. Ben presto le sue idee, considerate dalla Chiesa come un pericolo, lo portano a subire numerosi processi e ad essere additato come un eretico. Solo fingendosi pazzo riesce a evitare la morte, ma non la prigionia. Vive, infatti, 27 anni in carcere a Napoli. In questo lungo periodo scrive le sue opere pi&ugrave; importanti, tra le quali ricordiamo: La Monarchia di Spagna, Aforismi politici, La citt&agrave; del sole e Apologia di Galileo.<br />Muore a Parigi il 21 maggio 1639.