Ci&ograve; che stai per leggere sono i liberi e fugaci pensieri (anche in versi poetici) di<br />un autore di periferia, scrittore della Nostalgia. Quel che stai per ammirare sono le incantevoli fotografie di una giovane donna &ldquo;vintage nelle cose e nell&rsquo;anima&rdquo;, autrice tra l&rsquo;altro di stupende poesie introspettive.<br />Gli autori di queste pagine hanno portato alla luce le riflessioni custodite nella loro memoria e le immagini del vivere quotidiano di ognuno di noi; risvegliato il passato e &ldquo;catturato&rdquo; con un click l&rsquo;attimo fuggente del nostro presente. Parole scritte, sparse qua e l&agrave;, e &ldquo;momenti contemplativi&rdquo; riflessi nello specchio del Tempo. Alla fine di questo lento camminamento scoprirai che si pu&ograve; affrontare la vita tenendosi compagnia con il proprio specchio. Perch&eacute; lo specchio non &egrave; altro che l&rsquo;immagine di noi riflessa, l&rsquo;attimo fuggente&hellip; da cogliere in quel momento.<br />&laquo;Fermati, attimo, sei cos&igrave; bello!&raquo;, esclamava Goethe nel Faust, a voler indicare la struggente nostalgia nei confronti dei momenti felici che corrono via trascinati dal tempo, scompaiono chiss&agrave; dove, come se fossero perduti per sempre. &laquo;La bellezza dell&rsquo;attimo vive per sempre, sino alla fine del mondo. Se domani noi non ci saremo, chi ricorder&agrave; quest&rsquo;attimo di incomparabile splendore? E se il mondo dovesse finire domani; se non dovessero pi&ugrave; susseguirsi n&eacute; albe, n&eacute; tramonti, n&eacute; cieli n&eacute; montagne, chi o cosa potrebbero mai conservare lo stupore, il fascino, la magia di questo attimo unico, irripetibile, cos&igrave; sospeso fra la terra e il cielo, fra il giorno e la notte? Vi sono momenti che imprigionano nel flusso del tempo che si perde, e momenti che dischiudono prospettive fatte di eternit&agrave;: attimi che vivranno per sempre, sino alla fine del mondo.&raquo;<br />(Francesco Lamendola in Arianna Editrice).<br /><br /><i>Supponiamo che una sera<br />in una camera al di l&agrave; della scogliera<br />io lasciassi cadere la maschera che porto<br />e che essa si sciogliesse a terra come cera.<br />Fermeresti quell&rsquo;attimo eterno<br />come lettere scritte su un quaderno?<br />Un attimo che non esiste<br />un attimo di musica e poesia<br />di fremito e di attesa.<br />Anime e mistero<br />di fiducia e di ritrovarsi<br />in quell&rsquo;attimo<br />in quell&rsquo;istante<br />sono io.<br />Fermeresti ancora quell&rsquo;attimo?</i><br /><b>Maria Grazia Destratis</b><br /><br /><b>Antonio Paolo (Tonino) Filomena </b>&egrave;&nbsp;scrittore della Nostalgia e storico del suo borgo natio. &Egrave; autore di numerose pubblicazioni di storia patria e racconti introspettivi, tra cui Il soldato contadino (2015), L&rsquo;infanzia perduta (2018) e Il canto della Nostalgia (2020).<br /><br /><b>Maria Grazia (Grace) Destratis </b>&egrave;&nbsp;autrice di eccellenti servizi fotografici e componimenti letterari autobiografici, tra cui la raccolta poetica Entropia Donna (2021). Ha ottenuto diversi riconoscimenti, tra i quali il Diploma di Merito Il Tiburtino (2019).