Una raccolta di espressioni nude e brutali, uno stile che l&rsquo;autore chiama &ldquo;ultrarealismo&rdquo; di cui questo libretto ne rappresenta una sorta di manifesto, &ldquo;l&#39;istante raggelato in cui tutti vedono cosa c&#39;&egrave; sulla punta della forchetta&rdquo;, come diceva Burroughs. Nella poesia del reale estremo e spogliato c&rsquo;&egrave; tutta la grandezza di questo autore, versatile e assai atipico, davvero incatalogabile.<br />Protagonista &egrave; la brutalit&agrave;, una descrizione asciutta e desolata e brutale dell&#39;istante e della realt&agrave;, come il pensare a un animale sbudellato ma ancora vivo. Sono i giorni tristi della prima poesia che poi vengono descritti selvaggiamente parola dopo parola, ignorando se in modo piacevole: &egrave; ultrarealismo, ed &egrave; l&#39;ultima frontiera del poeta.