Capolavoro della letteratura teologica, il De arrha animae &egrave; un manuale &quot;ad uso interno&quot;, dal marcato sapore agostiniano e con innumerevoli risvolti concettuali da leggere in filigrana. Piet&agrave; austera, passione e conforto guidano un resoconto sulle sorti dell&rsquo;anima inquinata da troppe cadute e ignara della caparra avuta in dono dallo sposo celeste. Ad attenderla, non pi&ugrave; le vane promesse, ma la certezza di un&rsquo;elezione che la pretende creatura privilegiata assieme ad altre. Non la sola, non l&rsquo;unica. Ma ugualmente la prescelta, in cui possano rispecchiarsi la gratuit&agrave; del dono e la sua conferma definitiva. Per Ugo, un amore segreto, sussurrato tra confidenti e, in fondo, possibile a tutti. Un invito a considerare l&rsquo;amore condiviso come irresistibilmente privato e assoluto. Con un testo inedito di Claudio Bagnasco.<br /><br />Ugo di San Vittore (m. 1141) fu teologo, filosofo e cardinale francese. Allievo e successore di G. di Champeaux, &egrave; stato autore colto e prolifico, interprete maturo dell&#39;agostinismo e riferimento chiave per orientarsi nel complesso quadro teologico medievale.<br /><br />Manlio della Serra ha conseguito un PhD in Filosofia medievale all&#39;Universit&agrave; di Roma Tor Vergata, con attivit&agrave; di ricerca presso la Eberhard Karls Universit&auml;t di T&uuml;bingen, collaborando con la cattedra di Storia della Chiesa della Facolt&agrave; Teologica. Alla produzione editoriale affianca la traduzione dal latino e dal tedesco e attualmente coordina diversi progetti culturali.