<i>Qunellis</i> &egrave; un racconto di fantascienza cos&igrave; impropria da non essere solo fantascienza.<br />Qunellis &egrave; un serpente di stoffa, forse un giocattolo, incongruamente sopravvissuto a millenni di mutazioni che lo hanno trasformato in un essere vivente e senziente con facolt&agrave; e caratteristiche molto speciali. &Egrave; lui il protagonista principale di questo breve romanzo ambientato in un tempo indefinibile e in un mondo brutale dominato, anzi martoriato, da una tecnologia deteriorata capace di autoriprodursi, la cui origine si perde in un passato remotissimo che di tutto &egrave; il solo colpevole e che forse altro non &egrave; che il nostro presente. Un mondo infernale e sospeso, in cui imperversa un&rsquo;imprevedibile capacit&agrave; di combinazione genetica che ne fa un luogo affollato di vite incompiute e incomplete, fragili e disperate ma al contempo tenaci nella ricerca, ognuna a modo suo, di una ragione d&rsquo;essere. Ecco perch&eacute; accanto a Qunellis si muovono anche altre creature, strane e straordinarie.<br />Mulinello. Il vortice alto come una montagna che vaga per il mondo e prende vita e coscienza grazie alle relazioni che s&rsquo;instaurano fra gli oggetti e le entit&agrave; che vanno a orbitare nelle sue spire.<br />Ombra Cangiante. Dalla bellezza feroce e opportunista dedita alla realizzazione di un sogno egoista, forse perch&eacute; lei stessa &egrave; ci&ograve; che rimane di un egoistico sogno di grandezza.<br />Tibya. Di tutti l&rsquo;unica che derivi direttamente e coscientemente da chi abitava quei luoghi millenni prima.<br />Il Pozzo: sensibile e solitario fino alle estreme conseguenze.<br />E infine Bomba, l&rsquo;ordigno intelligente in cui si evolve qualcosa di simile a una coscienza.<br />Loro sono i protagonisti di una rapida vicenda che attraversa momenti di disperazione ma approda a un finale aperto, di speranza.