Non so se le memorie che sto per scrivere possano avere<br />interesse per altri che per me - le scrivo ad ogni modo per me.<br />Si riferiscono pressoch&eacute; tutte ad un avvenimento pieno di<br />mistero e di terrore, nel quale non sar&agrave; possibile a molti rintracciare<br />il filo di un fatto, o indovinare una conseguenza, o trovare<br />una ragione qualunque.<br />Io solo potr&ograve;, io attore e vittima a un tempo.<br />Incominciato in quell&#39;et&agrave; in cui la mente &egrave; suscettibile<br />delle allucinazioni pi&ugrave; strane e pi&ugrave; paurose; continuato,<br />interrotto e ripreso dopo un intervallo di quasi venti anni, circondato<br />di tutte le sembianze dei sogni, compiuto - se cos&igrave; si pu&ograve;<br />dire d&#39;una cosa che non ebbe principio - in una terra<br />che non era la mia, e alla quale mi avevano attratto delle tradizioni<br />piene di superstizioni e di tenebre;<br />io non posso considerare<br />questo avvenimento imperscrutabile della mia vita che come<br />un enigma insolvibile, come l&#39;ombra di un fatto, come una<br />rivelazione incompleta, ma eloquente, di una passata esistenza.<br />Erano fatti, od erano visioni? L&#39;uno e l&#39;altro - n&egrave; l&#39;uno n&egrave; l&#39;altro<br />forse.<br />Nell&#39;abisso che ha inghiottito il passato non vi sono pi&ugrave;<br />fatti od idee, vi &egrave; il passato: i grandi caratteri delle cose si sono<br />distrutti come le cose stesse, e le idee si sono modificate con esse - la<br />verit&agrave; &egrave; nell&#39;istante - il passato e l&#39;avvenire sono due tenebre<br />che ci circondano da tutte le parti, e in mezzo alle quali noi ci<br />trasciniamo, appoggiandoci al presente che ci accompagna e<br />che viene con noi, come distaccato dal tempo, il viaggio doloroso<br />della vita.