Uno zingaro?&nbsp;Ma ce n&#39;ha ancora degli zingari, fuorch&egrave; nella Russia e nel&nbsp;Trovatore? &mdash; Perch&egrave;, non ce ne dovrebbe pi&ugrave; essere? Lo zingaro non &egrave; forse un pensiero errante di paese in paese, facendo suo con ardita frode quanto non gli verrebbe concesso dall&#39;umana avarizia? Ammesso &mdash; il che veramente non so &mdash; il paragone, lo zingaro pu&ograve; avere sub&igrave;to trasformazioni, non mai essersi perduto. Permettete, signor mio, che io cerchi di vincere, s&#39;&egrave; possibile, la vostra ritros&igrave;a nell&#39;accettarmi a compagno, evocando i benigni influssi dell&#39;eloquenza tradizionale de&#39; miei avi novellatori e poeti: tolleratemi dieci minuti... Non sono discreto? Ne spendete tanti a sopportare il trionfo della ciarla su pelle gazzette e nei parlamenti!<br />La storia dell&#39;umanit&agrave; nella nostra trib&ugrave; dividiamo in tre ere: la scoperta della foglia di fico, quella dell&#39;America e questa della fotografia. Dopo la fatale scoperta dei primi nostri nonni, ecco l&#39;uomo-zingaro che migrando dall&#39;Asia percorre poco alla volta le plaghe mondiali, lasciando qua e l&agrave; un lambello del suo saio. Quell&#39;et&agrave; non avendo lasciato giornali, n&egrave; ritratti d&#39;illustri contemporanei, per mancanza di sicuri documenti veniamo alla seconda. Scoperta l&#39;America, gli zingari si precipitano su di essa: a sentirli sono venuti a seminare la libert&agrave; e le patate; tutto d&#39;allora in poi deve spirare amore, felicit&agrave;. Mentre gli umanitarii cianciano di quest&#39;inezia di riformare quel mondo, pillottando colle solite spezie della cristiana uguaglianza e dei civili diritti la tiritera; mentre gl&#39;indigeni buoni e semplici come un popolo che non sa un&#39;acca di mutuo soccorso e di monte di piet&agrave;, aprono un tanto di bocca dalla meraviglia, i missionarii iniziano la riforma facendo scomparire nell&#39;abisso delle loro tasche i tesori di quelle fortunate contrade: siccome per&ograve; il mestiere di moralista &egrave; meno facile di quanto si crede, il tiro si scopre, proteste, recriminazioni, rivolta; il torto &egrave; necessariamente degli Americani poich&egrave; l&#39;astuzia, la forza &egrave; agli zingari. I quali, smessi i lenocini della ciaccola, pagano a misura di carbone la cordiale ospitalit&agrave; americana.