Che cosa hanno in comune un libro di incantesimi e un dizionario?<br />Cosa condividono il mondo della magia e quello della lingua poetica?<br />Secondo la Poetessa, la risposta &egrave; certamente la parola. Una parola viva, dinamica che non riesce a stare ferma sulla carta troppo a lungo, ma che si muove, &egrave; agita grazie al potere creativo del suono e a quello plastico dell&rsquo;immaginazione. Sia il mago sia il poeta, infatti, in passato figure quasi sovrapponibili, sono a conoscenza dello straordinario potere trasformativo del linguaggio e della forza che lega ogni parola all&rsquo;anima dell&rsquo;oggetto designato.<br />I vocaboli della Poetessa che sfilano qui ordinati e rispettosi della loro gerarchia alfabetica, sono i protagonisti indiscussi di una silloge originale, concepita come un piccolo dizionario magico-linguistico in cui verbi, sostantivi e altri elementi della lingua italiana, sono tradotti nel loro corrispettivo <i>poetico</i>; ovvero quello che Valeria Cipolli immagina come il timbro, magico ed evocativo che ognuno di noi possiede, una sorta di <i>dialetto</i> ispirato con cui interpretiamo la realt&agrave; circostante, nominandola e che ci permette di realizzare il nostro personale incantesimo verbale.<br />Versi vivi, guizzanti ed evocativi che danzano al ritmo di una metrica altrettanto vivace e accattivante con cui la poliedrica artista toscana &ndash; pittrice, poetessa e anche linguista &ndash; riesce a coinvolgere il lettore. Guidandolo in un percorso che parte da una riflessione pi&ugrave; ampia e universale per poi scendere a esplorare il suo universo interiore.