Stephen KingIF 23. E-book. Formato PDF - 9788862885997
di Valerio Massimo De Angelis, a cura
edito da ODOYA , 2020
Formato: PDF - Protezione: Filigrana digitale
€ 9.99
Nell’arco di una carriera che ormai ha varcato la soglia del mezzo secolo (il suo
primo racconto, “The Glass Floor”, apparve in Startling Mystery Stories nel 1967),
Stephen King si è affermato come uno degli autori più prolifici e più letti della
storia della letteratura mondiale.
Questo numero di IF ne è, modestamente, una celebrazione, che assume e accetta
l’incommensurabilità dell’opus kinghiano proprio quando ne indaga le ramificazioni
intertestuali (come nei contributi di Salvatore Proietti e Alissa Burger); che rivendica
l’appartenenza al “Kingverso” anche di testi che l’autore non voleva gli fossero attribuiti
(i libri di Bachman analizzati da Carlo Bordoni e Umberto Rossi); che legittima l’inclusione
di King all’interno di una lunga tradizione letteraria e psicoanalitica di indagine
dell’inconscio (nel saggio di Riccardo Gramantieri); che ne esplora l’horrorscape evidenziandone
la dimensione di manifestazione del rimosso storico-culturale americano (nel
contributo di Marco Petrelli) o di denuncia metaforica delle più recenti degenerazioni
prodotte dalla tecnologizzazione della comunicazione, se non dell’esistenza stessa (in
quello di Roberto Risso); che recupera l’engagement di King rispetto a questioni e vicende
traumatiche mai sepolte nella memoria non solo statunitense del Novecento (negli
articoli di Nicola Paladin e del sottoscritto), come la Guerra del Vietnam o l’assassinio di
John F. Kennedy, a ulteriore prova di quanto sia radicato nell’esperienza collettiva della
storia, della realtà, il suo mondo fantastico; e che ci riporta al quotidiano dell’orrore rappresentato
da King, alla sua funzione di commento al qui e ora, nell’ultimo intervento di
Giuseppe Panella, al cui ricordo questo numero è dedicato.
primo racconto, “The Glass Floor”, apparve in Startling Mystery Stories nel 1967),
Stephen King si è affermato come uno degli autori più prolifici e più letti della
storia della letteratura mondiale.
Questo numero di IF ne è, modestamente, una celebrazione, che assume e accetta
l’incommensurabilità dell’opus kinghiano proprio quando ne indaga le ramificazioni
intertestuali (come nei contributi di Salvatore Proietti e Alissa Burger); che rivendica
l’appartenenza al “Kingverso” anche di testi che l’autore non voleva gli fossero attribuiti
(i libri di Bachman analizzati da Carlo Bordoni e Umberto Rossi); che legittima l’inclusione
di King all’interno di una lunga tradizione letteraria e psicoanalitica di indagine
dell’inconscio (nel saggio di Riccardo Gramantieri); che ne esplora l’horrorscape evidenziandone
la dimensione di manifestazione del rimosso storico-culturale americano (nel
contributo di Marco Petrelli) o di denuncia metaforica delle più recenti degenerazioni
prodotte dalla tecnologizzazione della comunicazione, se non dell’esistenza stessa (in
quello di Roberto Risso); che recupera l’engagement di King rispetto a questioni e vicende
traumatiche mai sepolte nella memoria non solo statunitense del Novecento (negli
articoli di Nicola Paladin e del sottoscritto), come la Guerra del Vietnam o l’assassinio di
John F. Kennedy, a ulteriore prova di quanto sia radicato nell’esperienza collettiva della
storia, della realtà, il suo mondo fantastico; e che ci riporta al quotidiano dell’orrore rappresentato
da King, alla sua funzione di commento al qui e ora, nell’ultimo intervento di
Giuseppe Panella, al cui ricordo questo numero è dedicato.
Ean
9788862885997
Titolo
Stephen KingIF 23. E-book. Formato PDF
Editore
Data Pubblicazione
2020
Formato
PDF
Protezione
Filigrana digitale
Classificazione CCE
Punti Accumulabili