EDIZIONE INTEGRALE ILLUSTRATA CON OLTRE 100 DISEGNI ORIGINALI<br /><br />Giannino Stoppani &egrave; un ragazzino di nove anni fin troppo vivace, soprannominato &quot;Gian Burrasca&quot; per il suo naturale talento a cacciarsi in ogni sorta di pasticci. Per il suo compleanno ha ricevuto in regalo dalla mamma un Giornalino, una sorta di diario in cui annota ogni giorno le sue avventure, i suoi scherzi, le sue marachelle, il suo modo particolarissimo di vedere il mondo. Ed &egrave; proprio il suo candore, la sua infantile ingenuit&agrave; a creare ogni sorta di situazioni spassose e irriverenti, scardinando il mondo ipocrita e conformista degli adulti, e mettendo in serio imbarazzo amici e parenti: cos&igrave; riesce a mettere in fuga gli aspiranti fidanzati delle sorelle; scappa di casa e viaggia in un carro bestiame; strappa un dente al povero signor Venanzio con la canna da pesca; &egrave; fra gli organizzatori della rivolta nel collegio Pierpaoli al grido di &quot;Viva la pappa col pomodoro&quot;, e riesce infine &ndash; al termine di una spassosissima seduta spiritica &ndash; a farsi giustizia di Stanislao e Geltrude, l&#39;improbabile coppia di direttori.<br />Gian Burrasca ha una predisposizione naturale a sovvertire l&#39;ordine e l&#39;autorit&agrave; degli adulti, a mettere in burletta le regole e i conformismi sociali, sempre disposto a lottare per la &quot;libert&agrave;&quot;, per il proprio irrefrenabile diritto a dire &ldquo;tutta&rdquo; la verit&agrave;. Nel mondo trasfigurato dagli occhi di un bambino le verit&agrave; precostituite perdono consistenza, le vicende vengono fraintese, il senso viene capovolto fino a disvelare quelle piccole-grandi bugie da cui trae legittimazione la societ&agrave; degli adulti.<br />&Egrave; per questo che il &quot;Giornalino&quot;, pur a distanza di tanti anni, si presta ancora oggi alla lettura di grandi e di piccini (non a caso Vamba dedic&ograve; il libro &quot;ai ragazzi d&#39;Italia perch&eacute; lo facciano leggere ai loro genitori&quot;). Il tutto condito dalla comicit&agrave; ironica, scanzonata e irriverente del pi&ugrave; genuino spirito toscano, pronto a dissacrare tutto e tutti (compreso se stesso), con generosit&agrave; e cattiveria.