<i><b>Notre-Dame de Paris</b></i>&nbsp;&egrave; un&nbsp;romanzo&nbsp;a sfondo storico di&nbsp;Victor Hugo. Pubblicato nel&nbsp;1831, all&#39;et&agrave; di 29 anni, fu il primo grande successo dello scrittore francese: venne infatti immediatamente accolto con grande favore, superando le censure del tempo. &Egrave; ambientato nella&nbsp;Parigi basso medievale, al tempo di re&nbsp;Luigi XI di Francia.<br /><br />Parigi, 6 gennaio&nbsp;1482. Da tempo immemore in quel giorno vengono festeggiate unitamente due solennit&agrave;: l&#39;Epifania&nbsp;e la&nbsp;<i>festa dei folli</i>, quest&#39;ultima una manifestazione popolare culminante nell&#39;elezione del&nbsp;<i>papa dei folli</i>. In quell&#39;anno presso il Palazzo di Giustizia viene anche messo in scena un&nbsp;mistero teatrale, scritto dallo squattrinato poeta&nbsp;Pierre Gringoire&nbsp;in onore della principessa&nbsp;Margherita di Fiandra&nbsp;e in occasione dell&#39;arrivo a Parigi dell&#39;ambasciata fiamminga. Sfortunatamente per l&#39;autore, per&ograve;, ben presto l&#39;attenzione del pubblico si sposta sugli ospiti fiamminghi, uno dei quali, annoiato dalla rappresentazione teatrale, propone di organizzare una gara di&nbsp;smorfie&nbsp;allo scopo di eleggere come&nbsp;<i>papa dei folli</i>&nbsp;colui che avrebbe sfoggiato la smorfia pi&ugrave; grottesca. L&#39;idea riscuote grande successo presso gli astanti, che decidono di partecipare in massa, e la gara termina con l&#39;elezione a&nbsp;<i>papa dei folli</i>&nbsp;di&nbsp;Quasimodo, deforme campanaro della cattedrale di Notre-Dame. Euforici e oramai del tutto dimentichi del mistero teatrale, la folla abbandona il Palazzo di Giustizia e si precipita nella piazza, attratta dall&#39;esibizione di una giovane zingara assieme alla sua graziosa capretta.