Sandro &egrave; un personaggio reale, zio vero dell&rsquo;autore, della cui burrascosa esistenza la famiglia ha conservato il mito, con notizie scarse ed incerte. Si sapeva che fu fascista e repubblichino e che fu catturato sull&rsquo;Appennino toscano dai partigiani nel &rsquo;44. Lo salva Laura, la giovane sorella di un capo del CLN che si innamor&ograve; di lui. I due si sposarono mettendo a confronto due mondi e due culture. Tornarono a Querceto, il piccolo villaggio lucano dove viveva la famiglia del giovane. Ben presto quel matrimonio agli esordi vacilla e nella minuscola&nbsp;<i>casetta sulla loggia</i>, governata da una suocera bizzosa, il loro amore soffoca e muore. Sandro decide di emigrare in Argentina portandosi addosso l&rsquo;amarezza di un fallimento, spinto anche dai timori di essere &ldquo;epurato&rdquo; dalla giustizia post-bellica. Si imbarca a Genova nel &rsquo;49, in compagnia di Giovanna, una procace compaesana con la quale ha intessuto una storia d&rsquo;amore ed insieme sbarcano a Buenos Aires dove loro incomincer&agrave; una nuova vita. Da queste scarne informazioni, le sole circolate in famiglia, l&rsquo;autore ricostruisce la vita di Sandro e delle sue due donne, al di qua e al di l&agrave; dell&rsquo;oceano, passando per l&rsquo;esperienza peronista e fino agli anni Settanta.<br /><br />Vincenzo Mori &egrave; nato nel 1954 a Brindisi Montagna (Pz). Vive a Potenza. Ha svolto l&rsquo;attivit&agrave; di medico ed &egrave; in pensione da alcuni anni. Ha pubblicato tre raccolte di poesie,&nbsp;<i>D&rsquo;inquieti bagliori</i>, con la casa editrice La Vallisa di Bari,&nbsp;<i>Grani del</i><i>&nbsp;tempo</i>&nbsp;e&nbsp;<i>Volevo essere luce</i>&nbsp;con la Errec&igrave;edizioni di Anzi (Pz). &Egrave; stato premiato in svariati concorsi letterari. Alcune sue composizioni sono presenti in antologie di poeti apulo-lucani.&nbsp;<i>Oltre il confine</i>&nbsp;&egrave; il suo primo romanzo.