Chieri, anni Trenta. Mentre il jazz in Italia &egrave; bandito dal regime fascista, un ragazzino di undici anni scopre Louis Armstrong, grazie a un 78 giri che gli regala lo Zio Vic&egrave;. &Egrave; Chichin Tamagnone, che vive con un padre burbero e due zie (una diavolo, l&rsquo;altra acquasanta) e che di rado usa le parole (convinto che sprecarle lo conduca alla morte), sostituendole involontariamente con suoni nervosi che gli escono dalla bocca: i &ldquo;tunc&rdquo;.<br />Tra casa Tamagnone, la Taverna (un Hot Club clandestino torinese gestito dall&rsquo;anziano Professore e dal siculo Aristide), e la fabbrica tessile Sordero (capitanata dalla spietata Agata), &ldquo;A spasso con Armstrong&rdquo;, ispirandosi a fatti realmente accaduti, restituisce al lettore, con una buona dose di ironia e poesia, un romanzo su come si diventa grandi scoprendo cosa ci rende felici.