Virginia Tedeschi Treves, nota artisticamente con lo pseudonimo di Cordelia, nacque a Verona il 22 Marzo 1849. &Egrave; stata una delle pi&ugrave; grandi scrittrici italiane negli anni a cavallo tra la fine del XIX&deg; e gli inizi del XX&deg; secolo.<br />Manifest&ograve; fin da giovane una marcata vocazione alla scrittura che fu altres&igrave; favorita dal matrimonio nel 1870 con il fratello del celebre editore Emilio Treves, Giuseppe.<br />Esord&igrave; come scrittrice nel 1879, pubblicando per i tipi di Treves il romanzo <i>Il regno della donna</i>, sul cui frontespizio il suo nome era sostituito dallo pseudonimo <i>Cordelia</i>, il nome della figlia pi&ugrave; giovane di Re Lear nell&rsquo;omonima tragedia di William Shakespeare, una ragazza bella, intransigente e fiera. Ben presto venne riconosciuta pubblicamente come un&rsquo;intellettuale raffinata, donna cortese e di buon gusto, in grado di fare della propria casa un salotto letterario assai ambito e, contemporaneamente, di lavorare a pieno ritmo sulla scena editoriale nazionale. Divennero celebri i salotti da lei tenuti nella casa milanese di Via Conservatorio e nella Villa Cordelia di Belgirate, entrambi frequentati da Gabriele D&rsquo;Annunzio, Arrigo Boito, Giuseppe Giacosa e altri personaggi celebri.<br />Fu autrice di numerose opere, prevalentemente dedicate all&rsquo;infanzia e a un pubblico femminile.<br /><i>Nel regno delle chimere</i>, l&rsquo;opera che oggi le Edizioni Aurora Boreale ripropongono all&rsquo;attenzione dei lettori, la cui prima pubblicazione ebbe luogo a Milano nel 1898, &egrave; una raccolta di avvincenti racconti fiabeschi, caratterizzati da scenari che alternano con grande sapienza narrativa mistico ed esotico e suggestioni in grado di coinvolgere ed attrarre allo stesso modo adulti e bambini.