Vittorino Andreoli intraprende in questo libro un grandioso viaggio nella vita, nella personalità e nel mistero di Gesù di Nazareth. Dall’analisi della parabola esistenziale del Cristo, emerge la personalità complessa di un uomo coerente fino al patibolo con il suo messaggio di radicalità e di mansuetudine. Per lo psichiatra – da sempre attento all’anima e alla vita interiore delle persone – Gesù è modello universale di un’umanità umile e alta a cui la società del terzo millennio – credente, non credente, atea, agnostica – dovrebbe tornare a ispirarsi. In questa ardita esplorazione, Andreoli non trascura di perlustrare l’immaginario collettivo e il bisogno di sacro di ogni epoca e latitudine, scandagliando le diverse percezioni che oltre due millenni di storia hanno avuto dell’uomo che si proclamò Dio. Andreoli scava a fondo nel Gesù delle origini, senza disdegnare le fonti apocrife e le tesi dei più accreditati studiosi sui primi trent’anni nascosti, sulla morte e la resurrezione. Fondandosi sulle categorie della “psichiatria della storia”, lo studioso s’immerge, infine, negli episodi più cruciali e indimenticabili dei Vangeli, fino a scomporre la maestosa pagina della Passione e i Septem verba in cruce. Una lettura coinvolgente, che non lascia indifferenti, perché comunque la si pensi Gesù è dentro di noi e, come scrive Andreoli nel suo incipit, «Gesù è un contemporaneo».